FINE PAINTINGS
Lot 137:
Matthias Stomer (Amersfoort, 1600 – Sicilia, dopo il...
Matthias Stomer (Amersfoort, 1600 – Sicilia, dopo il 1650) San Gerolamo
Matthias Stomer (Amersfoort, 1600 – Sicilia, dopo il 1650) San Gerolamo Il pittore ebbe la sua prima formazione artistica presso il maestro Gerrit van Honthorst, membro della scuola di Utrecht insieme ai pittori olandesi più noti del tempo: Hendrick ter Brugghen, Dirck van Baburen e Abraham Bloemaert. Essi si distinsero per la capacità con cui assimilarono la lezione caravaggesca durante i loro viaggi in Italia; è logico desumere che la formazione ricevuta abbia influenzato la prima produzione dello Stomer. Egli intraprese il suo viaggio in Italia nel 1630: si recherà prima a Roma, dove rimarrà fino al 1633; successivamente la sua presenza è documentata a Napoli fino al 1637. Questo periodo risulta particolarmente florido per l’artista, che sì avvicinerà molto alla produzione dello Spagnoletto e al vigore espressivo della sua pennellata. L’ultimo decennio della sua vita è però trascorso in Sicilia, dove resterà fino alla morte; qui la sua tavolozza si fa più calda, ma i contrasti luministici raggiungono il loro apice, abbagliando l’osservatore nelle grandi pale realizzate per le chiese di tutta la regione.Il dipinto che ci troviamo ad osservare è il frutto di un attento studio dell’anatomia, tipica della tradizione fiamminga, debitrice però nei contrasti chiaroscurali e nel taglio composizione, del caravaggismo romano.San Gerolamo è raffigurato secondo la sua più tradizionale forma: anziano e a torso nudo, impegnato nell’atto di meditare sulle Scritture. Il fondale scuro fa esaltare il torso nudo del santo, in tensione e rivolto all’indietro, ma la luce non investe il corpo, bensì lo accarezza, esaltandone il movimento.Bibl.: A. Zalapì in, Dipinti caravaggheschi, 2000, pp. 48-79, 83-88; B. Nicolson, Caravaggism in Europe, Turin 1990, vol. III. Olio su tela, cm 108×91
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